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prvvyPosted: 15/3/2018, 13:08
la mia coco è uscita da nido mentre era in cova ,si è accasciata ed è morta..perchè'
miriam2Posted: 12/7/2017, 00:00
la mia cocorita ha fatto il primo uovo il 20 giugno,dopodichè ne ha fatto altri 5, a quanto ho letto prima di schiudersi dovrebbero passare 17/19 giorni,come mai ancora le uova non si sono schiuse? sono passati parecchi giorni.. sapete darmi una risposta? grazie!
Alex TerzaredePosted: 12/11/2013, 21:47
COVA COCORITE :COSA BISOGNA SAPERE

Cocorite durante la cova
Chiunque possieda una coppia di pappagallini cederà, prima o poi, all'irresistibile tentazione di farli riprodurre.
Vediamo in questa guida tutto quello che c'è da sapere per affrontare nel migliore dei modi questa importante tappa della vita dei nostri piccoli amici.

Quando?

L'errore più classico è tornare a casa dal negozio con i nostri due pappagallini nella gabbietta, fornire loro il nido come suggerito dal negoziante e poi domandarsi come mai la coppia non si riproduce.

In questo modo di agire, tutt'altro che infrequente, ci sono almeno errori di fondo:

La coppia presa al negozio potrebbe essere giovane: per accoppiarsi e riprodursi, le cocorite devono avere almeno 10 mesi di età, meglio se un anno. Infatti, benchè già a 6 mesi essi abbiano un apparato riproduttivo completo e siano teoricamente in grado di riprodursi, la giovane età esporrebbe la femmina al rischio complicazioni anche gravi, quali la ritenzione dell'uovo,e , anche nell'ipotesi che le uova vengano deposte e i piccoli nascano, l'inesperienza potrebbe causare abbandono dei piccoli e loro conseguente morte.

Prima di fornire il nido alla coppia, accertarsi che entrambi i riproduttori abbiano almeno 10 -12 mesi.

La coppia presa al negozio non è detto che sia una coppia di fatto: probabilmente i due pappagallini, scelti in base ai nostri criteri cromatici, erano "fidanzati" con altri soggetti e trovarsi di punto in bianco separati dal loro compagno, li ha di sicuro disorientati e traumatizzati.

Cocorita in covaInoltre i pappagallini, in virtù della loro intelligenza, nutrono per i loro simili sensazioni di simpatia, antipatia, amore, odio, esattamente come capita a noi.

Immaginiamo di venire strappati da nostro marito o da nostra moglie e di trovarci chiusi in una camera da letto con uno sconosciuto che magari a pelle ci è pure antipatico e li fuori qualcuno si aspetta che presto metteremo su famiglia con questo sconosciuto... questo esempio credo possa bastare per capire per quale motivo la maggior parte delle coppie portate a casa dal negozio non si riproduce immediatamente come vorremmo.

Quindi, prima di fornire il nido a una coppia, dare loro il tempo di conoscersi, affiatarsi, innamorarsi: questo tempo può variare da poche settimane ad alcuni mesi, ma non è detto che questo amore arrivi per forza.I sintomi dell'affiatamento tra due cocorite sono lo stare sempre vicine e scambiarsi cibo e grattini .

Il cambio di ambiente può inibire lo stimolo alla riproduzione, pertanto quando si trasferisce una coppia anche già adulta e affiatata dal negozio a casa occorre lasciare qualche giorno di tempo affinchè conosca il nuovo ambiente.

Come?

Se si decide di offrire la possibilità ai nostri pappagallini di riprodursi, è essenziale curare particolarmente la loro alimentazione già alcune settimane prima di fornire il nido: la femmina perderà molte sostanze con la deposizione e la permanenza nel nido, è pertanto fondamentale che arrivi a questo momento ben nutrita e con buone scorte di calcio nel suo organismo: l'alimentazione pertanto dovrà essere integrata con pastoncini all'uovo, osso di seppia, frutta e verdura fresca ogni giorno e un buon multivitaminico in gocce da aggiungere al pastone(se già non è addizionato con oligoelementi) o all'acqua di bevanda.

Inoltre una bella visita veterinaria è sempre consigliata per escludere malattie che potrebbero essere trasmesse alla prole .
Mai fornire il nido a soggetti visibilmente debilitati o con problematiche evidenti.

Quando sussistono tutte queste condizioni, si potrà stimolare la coppia alla riproduzione semplicemente fornendo il nido di legno, dotato di apposita conca sul fondo e assolutamente vuoto (non mettere segatura ne trucioli all'interno) e mantenendo l'alimentazione come sopra descritta durante tutto il periodo.

Pappagallino ondulato in covaLe uova arriveranno entro 5-10 giorni dalla messa a disposizione del nido : i primi giorni la femmina farà dentro e fuori dalla casina e il maschio passerà molto tempo a fare toletta, mentre nei giorni seguenti la femmina passerà via via sempre più tempo nel nido, uscendo solo una volta per deporre voluminose feci nella giornata che precede la prima deposizione: le femmine non defecano mai dentro il nido in quanto è importantissimo mantenere l'ambiente quanto più sterile possibile per la buona riuscita della schiusa.

Le uova verranno deposte a giorni alterni, più o meno sempre alla stessa ora, e potranno essere in numero che varia da 3 a 8, mediamente 5 o 6.

La femmina potrà iniziare a covarle da subito oppure dal secondo o terzo uovo.

Dopo 17-19 giorni di cova effettiva le uova inizieranno a schiudersi a giorni alterni così come sono state deposte.

Sbirciare nel nido?

La tentazione di controllare la situazione dentro il nido è sempre molto forte, vediamo quando e quanto si può "interferire".

Durante la cova delle uova, meglio limitarsi a un solo controllo al 10mo giorno dopo la deposizione del primo uovo per effettuare la speratura ed evitare alla femmina di covare uova vuote nel caso ci si accorga di ciò.

Aprire e chiudere il nido spesso e maneggiare le uova, rischia di raffreddarle causando la morte dell'embrione;Inoltre la femmina potrebbe sentirsi disturbata e abbandonare la cova,pertanto in questa fase meno si interviene meglio è.

Cocorite durante la covaQuando i pulli saranno tutti nati,occorrerà verificare che vengano correttamente nutriti (basterà farlo i primi giorni, le mamme "responsabili" si vedono subito)e si porrà presto il problema di pulire il nido dai loro escrementi: molte femmine pensano autonomamente alla pulizia, accatastando le feci dei piccoli agli angoli del nido (foto a lato) o buttandole all'esterno dopo essersele caricate sul becco.

Altre invece sono delle pessime donne delle pulizie e in questo caso, quando il più piccolo dei pulli ha 7-8 giorni, occorre pulire il nido approfittando di un'uscita spontanea della femmina: si predispone un recipiente imbottito dove alloggiare i pulli in modo che non prendano freddo e con un cucchiaio si gratta via e si raccoglie il grosso degli escrementi. Tutta l'operazione deve essere molto rapida, l'ideale sarebbe che la femmina non si accorga di nulla.

Alcune femmine mal sopportano che si mettano le mani nel nido e pare ci siano stati casi di abbandono della prole per questo motivo.

La mia personale esperienza mi ha portato a verificare che , quanto più la femmina è abituata e affezionata a noi, tanto più ci farà smanettare in casa sua e maneggiare i suoi piccoli senza arrabbiarsi.

Spostare uova e pulli

Concludo questa guida facendo chiarezza sul discorso di spostare uova e pulli da una femmina all'altra, nel caso vi siano cove simultanee in casa.

E' opinione corrente che le femmine "non allevino pulli non loro" o "non covino uova non loro".

Cocorita nel nido insieme ai suoi pulliNaturalmente non si può fare di tutta l'erba un fascio, e molto dipende dal carattere della cocorita in questione.

In generale quella di distribuire le uova tra più femmine per equilibrarne il numero è una pratica comune (ammettiamo che una femmina deponga 3 uova e una 9, molti allevatori preferiscono spostarne qualcuna lasciando entrambe le femmine con 6 uova) così come quella di traferire i pulli da un nido all'altro, qualora la differenza di età tra i primi e gli ultimi sia tale da mettere a rischio la vita dei più piccini, che potrebbero venire sottonutriti, per la prevaricazione dei fratelli più grandi.

Nel caso delle uova esiste qualche rischio che la femmina elimini l'eccedenza buttandola fuori dal nido, ma anche in questo caso non si può generalizzare, dipende dal carattere e dallo stato emotivo della pappagallina in quel momento.

Anche dare pullo appena nato da un'altra coppia a una femmina che sta covando da altre 20 giorni uova infeconde o morte può essere una buona idea per evitare una delusione alla futura mamma : in questo caso, facendole trovare il neonato al posto di un uovo, non si accorgerà di nulla e lo alleverà come fosse suo figlio.
E' consigliabile lasciare nel nido anche un uovo rotto a metà, per dare l'idea che tutto si sia verificato naturalmente.

Dare un piccolo da nutrire a una cocorita che ha deposto uove infeconde è un ottimo modo per evitare che la femmina deponga immediatamente nuove uova, impoverendosi ulteriormente di sostanze.
Inoltre qualora la causa dell'infecondità delle uova fosse lo scarso affiatamento della coppia, trovarsi a tirare su uno o più pulli potrà rafforzare il legame dei genitori.